Rinite allergica e ipertensione

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Soffri di allergie? Fai attenzione alla pressione!

È arrivata la primavera e con lei arrivano anche le fastidiose allergie. Starnuti, fazzoletti e nasi rossi ecco cosa vedranno le persone che soffrono di allergia in questo periodo. Si sente spesso parlare di rinite allergica, ma forse pochi sanno che cosa sia realmente. Ma cosa ancora più interessante è che sembrerebbe che proprio questa rinite allergica possa intervenire in modo negativo sul sistema cardiovascolare innalzando i livelli di pressione arteriosa. Capiamone di più…

Qual è il legame tra rinite allergica e pressione alta?

La rinite allergica non è altro che il raffreddore da fieno (allergia ai pollini come per esempio le graminacee), che causa gli stessi sintomi del raffreddore, come naso che cola, congestione, starnuti e pressione al petto. A differenza del raffreddore l’allergia non è causata da un virus, ma da una reazione allergica contro gli allergeni presenti nell’aria, come polline delle graminacee od altre piante, acari della polvere o peli di animali da compagnia. La rinite allergica è una delle condizioni allergiche più comuni e colpisce circa una persona su cinque.

Gli esperti sono arrivati alla conclusione che le persone allergiche debbano prestare maggiore attenzione alla salute del proprio cuore, perché proprio questa scomoda condizione è considerata un fattore di rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari. I soggetti allergici infatti tendono ad avere livelli di pressione arteriosa più alti. Questo avviene perché la rinite allergica causa problemi respiratori simili a quelli dei soggetti che soffrono di apneee notturne. Le apnee notturne causano una riduzione dell’ossigenazione del sangue e di conseguenza aumentano lo stress ossidativo, cosa analoga quindi accade nelle persone con forte allergia. Alcuni studi hanno dimostrato che questa correlazione tra allergia e aumento della pressione arteriosa sistolica sia di circa 3,5 mmHg rispetto a quelli che non soffrono affatto di rinite allergica. Questo aumento dei livelli di pressione arteriosa possono essere dovuti al senso di apnea correlato alla rinite allergica, questa patologia infatti tende a far respirare le persone che ne soffrono in modo irregolare e spesso non corretto.

Uno studio pubblicato su Journal of Human Hypertension mirava a valutare se il trattamento convenzionale farmacologico della rinite allergica potesse migliorare anche il controllo delle oscillazioni dei livelli di pressione arteriosa. Sessantotto soggetti, uomini e donne, di età compresa tra 35-60 anni, affetti sia da rinite allergica che da ipertensione arteriosa sono stati divisi in due gruppi, il primo gruppo oltre ai loro farmaci antipertensivi assumevano anche la terapia per la rinite allergica, rispetto al secondo gruppo che assumeva invece solo terapia antipertensiva. Nel gruppo che ha ricevuto entrambi i trattamenti si è registrato sia un miglioramento dei sintomi causati dall’allergia, che una riduzione della pressione sistolica (7.4 +/- 4.3 mmHg). Invece non sono stati osservati cambiamenti significativi nel gruppo non trattato per la rinite allergica.

In conclusione la rinite allergica non trattata causa uno stato infiammatorio cronico che aumenta lo stress ossidativo: nello studio riportato si è potuto notare che trattando la rinite allergica e quindi riducendo lo stress ossidativo diminuisce anche la pressione arteriosa sistolica.

La primavera è rinascita e gioia, finalmente torna il sole e il caldo, ma tutto questo porta anche allergie. I soggetti che soffrono di rinite allergica devono prestare attenzione oltre che al loro stato di allergia alla pressione arteriosa.

Prevenire è meglio che curare e trattare le allergie primaverili nel giusto modo ci aiuta a mantenere in salute anche il nostro cuore.

Bibliografia scientifica di seguito: