Bere acqua fa bene alla pressione arteriosa?

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Perché bere acqua fa bene a tutto l’organismo e aiuta a gestire l’ipertensione?

Bere acqua fa bene a tutto l’organismo: al cuore, perché aiuta a regolare la pressione arteriosa, al sistema nervoso, ai reni e alla pelle.
Bere acqua aiuta a eliminare le scorie in eccesso, a riequilibrare il giusto volume di sangue e idratare i tessuti. Il volume del sangue, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca sono strettamente collegate alla quantità di acqua assunta. Bere acqua fa bene al cuore: è stata dimostrata una diminuzione del rischio di infarto di oltre il 40% in quei soggetti che durante il giorno bevono almeno 5 bicchieri d’acqua. L’importanza dell’acqua per la prevenzione delle malattie non trasmissibili legate all’alimentazione è emersa anche grazie a studi svolti sull’assunzione di bevande ipercaloriche contenenti molti soluti (sali minerali, zuccheri, etc). Questi vengono assorbiti a livello intestinale e da qui passano all’interno dei vasi sanguigni e vengono sciolti nel sangue causando un aumento della concentrazione ‘ionica’: cioè la quantità di sali sciolti nel sangue responsabile di un incremento del volume del sangue e quindi dell’aumento dei livelli di pressione arteriosa.
L’assunzione di acqua prima del pasto provoca un aumento delle sensazioni di pienezza, che potrebbe condizionare un minor apporto calorico, che si traduce nel consumo di un pasto più leggero. In secondo luogo, sostituendo le bevande ipercaloriche con acqua si può raggiungere un ulteriore riduzione di calorie con la dieta e diminuire il fenomeno della ritenzione idrica che causa aumento di peso e ipertensione.

La disidratazione è un vero problema per la nostra salute.

Con il termine disidratazione si intende uno stato patologico che si instaura quando il bilancio idrico, ovvero quantità di acqua assunta meno l’acqua persa è negativo, cioè l’acqua persa è maggiore di quella assunta.

La disidratazione, anche se modesta, è una condizione potenzialmente pericolosa per l’organismo. Una diminuzione del contenuto di acqua corporea totale nell’organismo può mettere in serio pericolo la sopravvivenza stessa dell’individuo. La disidratazione è pericolosa per diversi motivi, si possono avere problemi di disionia (alterato equilibro ionico a livello degli organi) che possono causare problemi di aritmia, alterazione dello stato di coscienza, ipovolemia (cioè una forte riduzione del volume del sangue), fino ad arrivare al collasso cardiocircolatorio e all’arresto cardiaco. Ovviamente queste sono condizioni estreme che si possono verificare in un organismo già debilitato, per esempio nelle persone anziane o nei cardiopatici, mentre nelle persone in buono stato di salute il primo sintomo spesso è l’astenia o spossatezza. La disidratazione inoltre causa un accumulo di tossine, ovvero prodotti di scarto del normale metabolismo che possono danneggiare il cuore, reni e altri organi. Il consiglio per le persone non gravemente cardiopatiche e non affette da insufficienza renale è quello di bere circa 1,5-2 litri di acqua al giorno. Per quest’ultime categorie di pazienti è necessaria una restrizione idrica in quanto avendo delle disfunzioni d’organo non sono in grado di ‘smaltire’ i liquidi in eccesso.

Insomma bere acqua fa bene…

Bere molta acqua (tenendo presente la restrizione delle due categorie sopra citate) ci aiuta a prevenire e combattere le malattie cardiovascolari. L’acqua fa bene al cuore per la sua capacità di regolare la pressione sanguigna e ridurre il rischio di infarto. Bere acqua aiuta quando si soffre di ipertensione infatti stimola la diuresi, processo che permette ai reni di espellere il sodio in eccesso in maniera naturale. L’eliminazione di sodio riduce di conseguenza la pressione sanguigna. In parole più semplici bere molta acqua, almeno due litri al giorno, può aiutare ad abbassare la pressione.

 

Bibliografia scientifica di seguito: