Zucchero: il vero dolce nemico della pressione arteriosa

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Lo zucchero stimola l’ipotalamo provocando l’aumento del battito cardiaco.

I cibi zuccherati aumentano il rischio di malattie cardiovascolari e di morte precoce per chi ne assume in quantità eccessive provenienti da alimenti, bevande comprese, con zuccheri aggiunti. In particolare il consumo regolare di bibite zuccherate (sette “porzioni” o più a settimana) è associato a un aumento del rischio di morte per malattie cardiovascolari.

Lo zucchero non è amico del nostro cuore.

Lo conferma nuovamente la ricerca scientifica. Uno studio dell’Health Science Center presso l’Università di Houston ha evidenziato la pericolosità di una molecola contenuta nello zucchero che può condurre all’insufficienza cardiaca e di conseguenza, in alcuni casi, al decesso. Si segnala il rischio legato al metabolita del glucosio G6P (Glucosio 6-fosfato), fonte di stress per l’apparato cardiovascolare e assumibile, oltre che attraverso lo zucchero, anche consumando troppo amido.
Lo studio pubblicato sulle pagine del JAMA Internal Medicine, prende in considerazione la percentuale media di calorie giornaliere da aggiunta di zucchero su un campione di 31.000 adulti americani. Il rischio è connesso con l’insorgenza dell’insufficienza cardiaca il cui trattamento non è sempre semplice. Si possono somministrare diuretici, beta-bloccanti e ACE-inibitori per abbassare lo stress sul cuore e permettere un pompaggio più efficiente ma non è detto che si riesca negli intenti. Quando il muscolo cardiaco è già provato da pressione alta o altre malattie, e si assume troppo glucosio, si dà una sorta di “colpo di grazia”. Con gli zuccheri, ci vuole moderazione tant’è che un gruppo di ricercatori inglesi ha lanciato la campagna “Action on Sugar” con l’obiettivo di spingere le industrie alimentari a ridurre del 30% la quantità di zucchero presente nei prodotti. Le più comuni fonti di zuccheri aggiunti sono bevande zuccherate, dolci a base di cereali, bevande alla frutta zuccherate, dessert e caramelle. Vi ricordiamo che bisogna prestare molta attenzione ali ingredienti che sono contenuti in ogni alimento. Spesso vengono usati ingredienti simili con un nome diverso ma che svolgono la stessa funzione e hanno le stesse calorie. Alcuni esempi: sciroppo di glucosio, destrosio, sorbitolo, mannitolo, amido, zucchero grezzo, melassa, sciroppo di malto, zucchero invertito, miele, fruttosio, zucchero liquido. Per scegliere al meglio è importante sapere che, in tutte le etichette, gli ingredienti vengono elencati in ordine decrescente di peso, quindi, se lo zucchero è ai primi posti o cambiamo prodotto o riduciamo le porzioni.
Inoltre lo zucchero sembrerebbe  avere una correlazione molto più stretta del sodio con la pressione alta, perché se assunto in quantità elevate stimolerebbe un’area del cervello chiamata ipotalamo, che provocherebbe a sua volta un aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna. È quanto emerge da una ricerca Usa, guidata dal Saint Luke’s Mid America Heart Institute in Kansas City, pubblicata sulla rivista American Journal of Cardiology.

Vi raccomandiamo quindi di non consumare troppe bibite zuccherate e gassate, perché lo zucchero con il nostro organismo non è così dolce come vorrebbe farci credere.

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Bibliografia scientifica di seguito: