Cavalli amici dell’uomo e della pressione
Cavalcare fra boschi e campagne, in mezzo al verde e lontani dallo smog cittadino è un piacere per molte persone e fa bene al cuore, sia in senso letterale che figurato. Oggi l’equitazione è uno sport in grande ascesa, che favorisce il contatto con la natura e permette di stabilire un rapporto benefico e distensivo con il cavallo, un animale mansueto e facile da farsi amico. Ma, prima di cominciare seriamente a dedicarsi a questo sport, è obbligatorio valutare con onestà le proprie condizioni generali di salute e affidarsi ad un istruttore competente presso uno dei numerosi centri ippici attrezzati che si trovano in tutta Italia. Controindicazione principale: i costi non proprio alla portata di tutte le tasche. L’equitazione è uno sport a tutti gli effetti, se praticato con impegno e continuità.
I benefici per la salute sono molteplici
Uno studio pubblicato quest’anno mette in evidenza i benefici dell’esercizio aerobico nella riduzione del BMI (indice di massa corporea). In particolare questo studio paragona due gruppi di donne obese in cui vengono svolte attività fisiche diverse , ovvero il primo gruppo cammina, il secondo gruppo va a cavallo, 3 volte a settimana per 8 settimane. In entrambi i casi si è riscontrato un miglioramento del BMI, decremento della percentuale del grasso corporeo, incrementa la concentrazione delle catecolamine e del glucagone, così come il flusso di sangue nei muscoli, il miglioramento dell’ossigenazione dei tessuti. In più questo dato è stato accompagnato dal miglioramento dell’assetto lipidico. Nel gruppo che va a cavallo tutti questi miglioramenti risultano nettamente maggiori.
Aiuta l’apparato cardiovascolare e il cuore
“L’equitazione può essere praticata a tutte le età, con riflessi molto positivi sulla salute, proprio perché anche il cuore e i vasi sanguigni ne traggono giovamento – aggiunge il dottor Giuseppe Capua, del servizio di Medicina dello Sport dell’Ospedale San Camillo di Roma – I battiti del cuore aumentano, infatti, in stretto rapporto con la velocità del cavallo, richiedendo di conseguenza un maggior impegno fisico a chi cavalca. Migliora anche il sistema di pompaggio del sangue dal cuore nei vasi principali e a cascata anche sui capillari in tutto il corpo. Andare a cavallo regolarmente contribuisce, inoltre, a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e a migliorare la ventilazione polmonare”.
Esatta percezione del corpo nello spazio
Andare a cavallo con regolarità influisce positivamente sugli organi dell’equilibrio (le cellule ciliate del Corti, all’interno dell’orecchio medio), che ricevono stimoli continui seguendo gli spostamenti in avanti o laterali, dovuti alle variazioni di equilibrio del cavallo, secondo le diverse andature. “Anche l’assestamento e il mantenimento di un equilibrio corretto sulla sella rispetto al cavallo – spiega ancora Capua – comportano un forte miglioramento di tutte le sensibilità: visiva, oculare, acustica, tattile, olfattiva. Cavalcare dà l’esatta percezione del proprio corpo in relazione allo spazio e all’ambiente”.
Inoltre già da qualche anno è noto l’effetto benefico dell’equitazione sul metabolismo basale e la sensibilità all’insulina in pazienti diabetici.
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Bibliografia scientifica di seguito:
- The effects of horseback riding on body mass index and gait in obese women (J Phys Ther Sci. 2015 Apr; 27(4): 1169–1171.)
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4434002/ - Effects of daily mechanical horseback riding on insulin sensitivity and resting metabolism in middle-aged type 2 diabetes mellitus patients. (Nagoya J Med Sci. 2010 Aug;72(3-4):129-37.)ABSTRACT http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20942267