Non esistono dubbi sull’utilità dell’attività fisica nel trattamento dell’ipertensione arteriosa. Combattere la sedentarietà è uno dei modi migliori per poter combattere anche la pressione arteriosa alta e rinforzare il nostro cuore. Alcuni studi recenti hanno quantificato la diminuzione pressoria in 5-6 mmHg (sia per quanto riguarda la pressione sistolica che per quella diastolica), diminuzione concentrata soprattutto nelle ore diurne, prodotta da un allenamento aerobico assiduo e soprattutto continuativo. Gli effetti benefici dell’allenamento sono dovuti a numerosi fattori tra cui i più importanti sono:
- aumento del numero di capillari a livello muscolare e cardiaco (capillarizzazione) dove lo sviluppo del microcircolo coronarico allontana il rischio di angina e infarto.
- maggiore apporto di sangue e ossigeno a tutti i tessuti e in particolare al muscolo cardiaco.
- riduzione sia dello stress transitorio che di quello a lungo termine grazie al rilascio di sostanze euforizzanti che intervengono nella regolazione dell’umore (endorfine).
- riduzione delle resistenze periferiche sia grazie alla riduzione dell’attività di alcuni ormoni e dei loro recettori (catecolamine) sia grazie all’aumento del letto capillare.
- effetto positivo che l’attività fisica svolge sugli altri fattori di rischio relativi ad altre patologie che spesso si associano o causano l’ipertensione come per esempio il diabete, le dislipidemie e l’obesità.
L’esercizio fisico utile per la prevenzione e la cura dell’ipertensione in modo naturale deve essere di tipo aerobico o cardiovascolare: deve cioè essere un’attività fisica di endurance svolta a media intensità. Tipici esempi di lavoro cardiovascolare sono la marcia, il jogging, la corsa, il nuoto di resistenza e il ciclismo. Per essere veramente efficace, l’esercizio fisico va ripetuto per almeno tre volte alla settimana. Il massimo effetto benefico lo si ottiene con 5 sedute settimanali, anche se le differenze, in termini di calo pressorio, non sono significative. In questo caso migliorano invece i benefici sulla riduzione del peso corporeo e l’efficacia del sistema cardiovascolare. L’attività, per essere efficiente, deve protrarsi per almeno 20-30 minuti, possibilmente senza interruzioni. Anche in questo caso i risultati migliori si ottengono con un impegno superiore (40-50 minuti). Al di sotto dei venti minuti gli effetti positivi calano considerevolmente.
Bibliografia scientifica di seguito:
- Objectively measured physical activity and sedentary-time are associated with arterial stiffness in Brazilian young adults. (Atherosclerosis. 2015 Sep 9;243(1):148-154.)
http://www.atherosclerosis-journal.com/article/S0021-9150(15)30117-9/abstract - Physical activity, sedentary time and gain in overall and central body fat: 7-year follow-up of the ProActive trial cohort. (Int J Obes (Lond). 2015 Jan;39(1):142-8.) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4113455/