Terapia ipertensione alla sera

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I benefici dell’assumere la terapia la sera

Il momento in cui assumi la terapia per l’ipertensione può fare la differenza? In genere la pressione arteriosa varia nel corso della giornata, ovvero presenta un ritmo circadiano, è più bassa la sera mentre aumenta bruscamente al mattino. Questa tendenza è invertita nelle persone che lavoro durante la notte. Alcuni studi hanno evidenziato che questo rialzo della pressione arteriosa è associata a un aumento dell’incidenza di infarto miocardico e altre patologie cardiache.
Assumere la terapia antipertensiva la sera può controllare meglio la pressione arteriosa e riduce anche il rischio di insorgenza di diabete mellito. Numerosi studi clinici hanno dimostrato che il rischio di eventi cardiovascolari maggiori aumenta con gli incrementi della pressione arteriosa notturna rispetto agli incrementi della pressione arteriosa diurna. Da qui è nata l’ipotesi che per ridurre il rischio cardiovascolare è più importante modificare la pressione arteriosa notturna rispetto alla pressione arteriosa diurna e quindi assumere la terapia farmacologica alla sera piuttosto che al mattino. Nella pratica però la maggior parte dei pazienti ipertesi assume la terapia al mattino, mentre solo 1/5 di essi la assume del tutto o in parte alla sera.
Nello Studio HOPE (Heart Outcome Prevention Eva- luation) e nello studio Syst-Eur (Systolic Hypertension in Europe) che hanno messo a confronto rispettivamente la somministrazione serale di farmaco rispetto al placebo hanno osservato una significativa riduzione del rischio di ictus e cardiovascolare. Questi studi non ci consentono però di valutare se la somministrazione al mattino degli stessi farmaci avrebbe avuto un effetto diverso. Lo studio MAPEC (Ambulatory BP Monitoring in the Prediction of Cardiovascular Events of Chrono therapy) ha esaminato 2.156 pazienti ipertesi sottoposti a monitoraggio ambulatoriale della PA per 48 ore. Questi pazienti sono stati randomizzati ad iniziare il trattamento alla sera o al mattino. Al termine del follow-up medio di 5,6 anni, 255 hanno avuto un evento cardiovascolare maggiore. L’ incidenza di eventi cardiovascolari è stata del 12% nei pazienti randomizzati alla terapia serale e del 28% in quelli randomizzati al trattamento mattutino. Questi risultati mostrerebbero che la somministrazione serale è più vantaggiosa rispetto al trattamento mattutino.
Un’ultima conferma sui maggiori benefici apportati dall’assumere la terapia antipertensiva la sera arrivano sulla rivista Diabetologia e sul New York Times.
I ricercatori hanno studiato 2.012 uomini e donne con pressione alta, in media di 53 anni. Nessuno soffriva di diabete all’inizio della ricerca. Gli studiosi hanno detto a metà dei pazienti di prendere la loro medicina per la pressione di notte, mentre gli altri dovevano farlo al mattino. Dopo sei anni, 171 si sono ammalati di diabete. Ebbene, dopo aver tenuto conto di vari altri fattori, i ricercatori hanno concluso che i pazienti che avevano preso il farmaco prima di andare a letto presentavano un rischio diabete ridotto del 57%. Non solo, anche il controllo della pressione era migliore.
“Ora raccomandiamo ai pazienti di prendere i farmaci la sera. Si tratta di un intervento privo di costi”, che potrebbe contribuire a rendere più efficaci questi medicinali, spiega Ramon Hermida, dell’Università di Vigo, in Spagna. Anche se, raccomanda, i pazienti non dovrebbero modificare il regime terapeutico senza consultare il proprio medico. In conclusione la modalità di somministrazione serale degli antipertensivi dovrebbe essere preferita almeno nei pazienti con insufficienza renale e in particolare per i farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina. Una riduzione della pressione arteriosa durante il sonno è normale, generalmente, si riduce di circa il 10%, mentre una riduzione inferiore a questa percentuale è correlata con un alto rischio di morte per eventi cardiovascolari.

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Bibliografia scientifica di seguito: