Ansia, ansia, ansia e ipertensione da ansia? Ultimamente si sente spesso parlare di stati d’ansia e problemi da essi derivanti. Ebbene sì questi stati d’ansia fanno male alla nostra salute e aumentano il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari come ad esempio l’ipertensione arteriosa.
Vari studi evidenziano come vivere in perenne stato d’ansia innalza i livelli di stress a cui l’organismo è sottoposto e questo come avevamo già spiegato è del tutto negativo per la salute. Lo stress infatti fa sì che i livelli di pressione arteriosa tendano ad alzarsi e provoca pericolose oscillazioni durante la giornata.
Perché si parla di ipertensione da ansia?
Iniziamo capendo che cosa è l’ansia e l’ipertensione da ansia. L’ansia è uno stato emotivo negativo, una specie di paura spesso ingiustificata, che deriva dalla percezione di una situazione di pericolo o di minaccia. Questa condizione emotiva agisce in modo negativo su tutto il nostro organismo, provare ansia infatti innalza in modo considerevole il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari come ad esempio l’ipertensione arteriosa. Inoltre è stato confermato come l’ansia provochi problemi di cardiaci di varia natura, anche cronici. Come sapete se il cuore non è in salute allora tutto il nostro organismo è in pericolo.
Le situazioni in cui si prova ansia e quelle stressanti possono alterare temporaneamente la pressione e lo stress può anche provocare ipertensione sul lungo periodo. Per questo motivo bisogna cercare di ridurre le situazioni che ci creano ansia e quindi stress o comunque di ricavare del tempo libero in cui potersi calmare e far del bene alla nostra salute per non rischiare di contrarre malattie cardiovascolari.
Bibliografia scientifica di seguito:
- Symptoms of anxiety and depression and risk of acute myocardial infarction: the HUNT 2 study. Eur Heart J. 2014 Jun 1;35(21):1394-403. doi: 10.1093/eurheartj/eht387. Epub 2013 Sep 20.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4043317/ - Effects of mental state on heart rate and blood pressure variability in men and women. Clin Physiol. 1995 Nov;15(6):557-69. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8590551