Sintomi della pressione alta

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Sintomi della pressione alta: vuoi imparare a conoscerli?

Il primo passo per combattere un nemico è riconoscerlo e quando si parla di ipertensione si ha a che fare con uno dei killer più silenziosi in assoluto. Scopriamone di più. Ipertensione: condizione patologica in cui i valori della pressione arteriosa misurati sono più alti del normale, quando il valore della pressione sistolica (cioè la massima) supera i 140 mmHg e/o il valore della pressione diastolica (cioè la minima) i 90mmHg si parla, infatti, di ipertensione. Questo killer però è detto silenzioso perché i pazienti affetti da pressione arteriosa alta per lo più non manifestano alcun sintomo, anche se quando si fanno misurare la pressione i valori sono pericolosamente alti. Spesso il riscontro dell’ipertensione è occasionale. Il solo modo di sapere se esiste un problema legato alla pressione arteriosa è di misurarla, viene, infatti, diagnosticata in base a una serie di misurazioni dei valori pressori nel tempo e non basandosi su una singola rilevazione. Tutti possono sviluppare l’ipertensione, ma è più frequente con l’invecchiamento, se si ha una familiarità per ipertensione, se si è sovrappeso e se si conduce uno stile di vita sedentario. Tutti gli adulti dovrebbero controllare la pressione arteriosa almeno una volta l’anno.

A volte con l’ipertensione possono comparire sintomi come il mal di testa, le vertigini e senso di vuoto, la nausea, disturbi della vista (lucine scintillanti, restringimento del campo visivo …), difficoltà di concentrazione, ronzii alle orecchie, arrossamento del viso e palpitazioni. In presenza di questi sintomi è importante rivolgersi al medico curante o allo specialista che valuteranno la situazione rilevando la pressione arteriosa e approfondendo con ulteriori esami clinici se necessario.

Avere l’ipertensione arteriosa nel tempo causa danni ad alcuni organi, cominciando dal cuore, che per il “super-lavoro” di pompare sangue ad una pressione più alta del necessario si “ingrossa” (ipertrofia), restringimenti e danno della parete delle arterie favorendo l’aterosclerosi fino a causare infarto ed ictus e, non da ultimo, danni irreversibili ai reni (insufficienza renale).

Vi ricordiamo, quindi, l’importanza di misurarsi la pressione arteriosa con costanza e di rivolgervi al vostro medico in caso i vostri valori siano meritevoli di attenzione clinica.