Sindrome premestruale e ipertensione

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Chi soffre di sindrome premestruale ha maggiori possibilità di essere ipertesa.

Già nel 2012 uno studio pubblicato su Atherosclerosis aveva dimostrato una correlazione tra la sindrome premestruale e lo spessore delle arteriole e le fluttuazioni periodiche della pressione arteriosa.

Proprio in questi giorni, invece, in uno lavoro pubblicato sull’American Journal of Epidemiology, alcuni studiosi hanno dimostrato che la prevalenza di ipertensione è in aumento tra le donne più giovani. Questo porta alla necessità di individuare nuove strategie per identificare le donne che sono ad alto rischio di sviluppare l’ipertensione, per poter intervenire in maniera precoce e ridurre i rischi associati.

Diversi meccanismi che sono alla base dell’ipertensione, potrebbero anche contribuire alla sindrome premestruale (PMS). Per questo motivo sono stati messi a confronto due gruppi, il primo formato da donne con PMS clinicamente significativa e il secondo formato da donne di pari età con pochi sintomi premestruali. Le partecipanti sono state seguite e suddivise in base all’incidenza di ipertensione. Si è visto che le donne con PMS avevano una incidenza di ipertensione maggiore rispetto alle donne senza sindrome premestruale e che l’insorgenza dell’ipertensione spesso si verificava prima dei 40 anni. Il rischio associato a sindrome premestruale non è stato modificato mediante l’uso di contraccettivi orali o antidepressivi, ma è stato attenuato tra le donne con un elevato consumo di tiamina e riboflavina (antiossidanti che si trovano negli alimenti). Questi risultati suggeriscono che la PMS potrebbe essere associata con lo sviluppo futuro di ipertensione e che questo rischio può essere modificabile.

Le donne che soffrono dei classici sintomi della sindrome premestruale hanno il triplo delle probabilità di soffrire di pressione alta prima di aver compiuto i 40 anni d’età. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori della Massachusetts University in uno studio pubblicato sull’American Journal of Epidemiology. Avere una pressione sanguigna elevata, se non trattata, triplica il rischio di subire un infarto o un ictus, di sviluppare problemi ai reni e agli occhi, nonché aumenta le probabilità di soffrire di demenza. Le donne che soffrono molto prima dell’arrivo del ciclo mestruale sono propense ad avere la pressione alta intorno ai 20-30 anni d’età. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i dati di 3.500 donne con oltre 25 anni d’età, seguite poi per 20 anni.
Circa un terzo del campione ha sofferto di sbalzi d’umore, insonnia, mal di schiena e altri sintomi della sindrome premestruale. Il resto delle donne invece non ha sofferto questi sintomi. Ebbene, le donne che hanno a che fare con questi disturbi prima del ciclo mestruale sono risultate avere il 40% di probabilità in più di soffrire di pressione alta nei successivi 20 anni. Questo legame è risultato ancora più forte quando i sintomi della sindrome premestruale sono comparsi in età giovane. “Le donne con sindrome premestruale dovrebbero essere sottoposte a screening per identificare precocemente i cambiamenti nella pressione sanguigna e prevenire il rischio di ipertensione nel futuro”, hanno concluso i ricercatori.

 

Bibliografia scientifica di seguito: