Sindrome ipertensiva e qualità del sonno

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Dolce dormire.

Dimmi come dormi e ti dirò se soffri di insonnia, apnea del sonno, sindrome ipertensiva e broncopneumopatia cronica ostruttiva. È quello che afferma Luca Faes, giovane ricercatore che dopo il dottorato in Dispositivi elettronici all’Università di Trento, attualmente impegnato come ricercatore nel laboratorio di Biosegnali del BIOtech, Centro interdipartimentale di ricerca in Tecnologie biomediche dell’Ateneo. Faes crede che capendo come una persona dorme si possano identificare eventuali patologie.
Luca Faes ha osservato il funzionamento di cuore e cervello di una persona, mentre dormiva. Il risultato è un lavoro, dal titolo “Information dynamics of brain-heart physiological networks during sleep” (che tradotto diventa “Dinamiche di informazione nelle reti fisiologiche cuore-cervello durante il sonno”), firmato insieme a Giandomenico Nollo del BIOtech, in collaborazione con Fabrice Jurysta dell’Erasmus Hospital di Bruxelles e Daniele Marinazzo della Facoltà di Scienze psicologiche e pedagogiche dell’Università di Gent (Belgio). Questo documento, dopo essere stato pubblicato dal New Journal of Physics nello scorso ottobre, è stato ora selezionato da IOP Publishing: la casa editrice Institute of Physics l’ha inserito in una lista speciale di articoli di particolare valore scientifico (IOP select) che sarà open access per un anno.
Di per sé potrebbe sembrare una procedura normale, se non fosse che gli articoli vengono scelti dal comitato editoriale della casa editrice sulla base di criteri di qualità scientifica, della capacità di innovazione e delle potenzialità di sviluppo per la ricerca pubblicata. Un riconoscimento, quindi, per la rilevanza dello studio e al tempo stesso un’opportunità per una sua maggiore diffusione e condivisione in ambito internazionale. L’articolo di Faes e colleghi è già stato scaricato più di 500 volte in poco più di due mesi.
In questo caso oggetto di studio sono le interazioni cuore-cervello e tra i ritmi cerebrali durante il sonno. Lo studio è di grande interesse per la comunità scientifica poiché alterazioni di queste dinamiche sono legate a importanti malattie croniche a grosso impatto epidemiologico”. La ricerca di Luca Faes si inserisce nell’area della “Network Physiology”, nella quale rientrano gli studi sulla complessità delle relazioni tra sistemi fisiologici quali quello cardiovascolare, cerebrale e respiratorio. E nell’ambito della quale i ricercatori stanno tracciando i presupposti della fisiologia dei sistemi e in prospettiva della medicina dei sistemi. Nel suo lavoro Faes ha applicato algoritmi di teoria dell’informazione, di solito utilizzati in campo informatico e cibernetico, per descrivere la complessa rete di interazioni tra i diversi ritmi cerebrali, e tra essi e i ritmi cardiaci, durante i diversi stadi del sonno. Faes spiega: “Passando dalla veglia al sonno, da sonno leggero a sonno profondo e sonno REM, i ritmi cardiaci e cerebrali subiscono evidenti variazioni. Osserviamo una generale riduzione del metabolismo con riduzione dell’attività cardiaca e respiratoria e una più complessa modificazione dei ritmi cerebrali. Il nostro studio ha dimostrato per la prima volta come tali variazioni si riflettano nella rete di interazioni cuore-cervello”.
Nel caso delle sindromi da apnea notturna il soggetto interrompe continuamente la fase REM. In questi soggetti si è dimostrata la modifica dei meccanismi regolatori cuore-cervello e nel medio periodo l’insorgenza della sindrome ipertensiva.

Bibliografia scientifica di seguito:

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