Equiseto uno dei rimedi naturali contro l’ipertensione e ottimo per la salute.
L’equiseto, noto con il nome di coda cavallina, è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Equisetaceae. L’equiseto è originario dell’Europa e cresce spontaneo in luoghi umidi e freschi di tutto il continente europeo ed asiatico. In Italia l’equiseto è molto diffuso, anche su tutto l’arco alpino. L’equiseto viene usato in medicina popolare ad uso interno per le sue proprietà: diuretiche, emostatiche, emopoietiche, rimineralizzanti e astringenti; mentre per uso esterno vanta proprietà: rassodanti, elasticizzanti, cicatrizzanti e protettive.
L’equiseto trova quindi impiego per uso interno nel trattamento della anemia, della cistite, dell’incontinenza infantile, delle fratture, dell’osteoporosi e dell’arteriosclerosi. Per uso esterno, l’equiseto è indicato per pelli grasse, piaghe, emorroidi, ferite, reumatismi, invecchiamento cutaneo e per la cellulite. I principi attivi contenuti nei cauli sterili dell’equiseto sono: sostanze minerali (acido salicilico, sali di potassio, silicio), saponosidi (equisetonina), flavonoidi, steroli, acido ascorbico, acidi cinnamici, acidi dicaffeiltartarici e tracce di alcaloidi. Sia nell’equiseto arvense (Equisetum arvense L.) che nell’equiseto paluste (Equisetum palustre L.) si ritrovano tracce più o meno significative di alcaloidi come la nicotina e la palustrina. Quest’ultima è tossica e contenuta in maggiore quantità nella specie palustre.
Da un punto di vista prettamente medico e oggetto di studi scientifici, nella letteratura medica vi sono alcuni studi che mettono in evidenza le proprietà dell’equiseto. In particolare in ambito cardiovascolare è noto che le piastrine possono presentare qualche disfunzione legata a patologie cardiovascolari quali l’ipertensione arteriosa.
Lo scopo dei lavori svolti è quello di esaminare gli effetti anti-aggregante in vitro di cinque piante medicinali, quindi la loro capacità di essere ritenuti dei rimedi naturali contro l’ipertensione. Tra le cinque piante medicinali prese in considerazione, tre sono state segnalate come antipertensivi in Marocco orientale: Arbutus unedo (Ericaceae), Urtica dioica (Urticaceae), e Petroselinum crispum (Apiaceae). Le altre due piante erano Cistusladaniferus (Cistaceae) e Equisetum arvense (Equisetaceae).
I risultati ottenuti hanno mostrato che tutti gli estratti producono una inibizione dose-dipendente di sostanze proaggreganti, quindi degli ottimi rimedi naturali contro l’ipertensione. L’effetto delle piante potrebbe essere legato in parte ai composti polifenolici presenti nei loro estratti suggerendo il loro coinvolgimento nel trattamento o nella prevenzione delle complicanze dovute all’aggregazione piastrinica collegata alle malattie cardiovascolari. Inoltre vi sono delle sostanze, tra cui l’acido cicorico e acido dicaffeoyl – meso – tartarico, estratti dall’equisetum arvense, che hanno mostrato avere un’attività vaso rilassante, in particolare agiscono contro la vasocostrizione indotta dalla norepinefrina.
Alcuni rimedi naturali per la pressione alta per gestire al meglio la propria pressione.
Bibliografia scientifica di seguito:
- Platelet anti-aggregant property of some Moroccan medicinal plants.
J Ethnopharmacol. 2004 Oct;94(2-3):317-22. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15325737 - Vasorelaxant activity of caffeic acid derivatives from Cichoriumintybus and Equisetum arvense Yakugaku Zasshi. 2003 Jul;123(7):593-8. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12875242