Proprietà della frutta secca per la pressione

3663
cooked beans

La frutta secca a guscio ci viene in aiuto affinché l’alimentazione rimanga equilibrata e completa grazie all’elevata concentrazione di nutrienti. Inoltre grazie alle proprietà della frutta secca ci manteniamo in salute gustandoci questi frutti preziosi.

La frutta secca si può suddividere in due categorie:

  • quella glucidica, ricca di zuccheri e povera di grassi (come albicocche, ananas, mele, uva, banane, datteri, prugne, fichi, mirtilli, mango, ecc.), nota come frutta secca non oleosa (disidratata o candita).
  • quella lipidica, ricca di grassi e povera di zuccheri (come mandorle, nocciole, noci, noce di cocco, pinoli, pistacchi, castagne) nota come frutta secca oleosa.

Proprietà della frutta secca

Ricca di vitamine E e A la C e la K, la frutta secca ci aiuta a gestire e abbassare la pressione arteriosa in modo naturale; potassio, magnesio, calcio, zinco e fosforo abbondano nella frutta secca oleosa.
La frutta secca ha un ruolo fondamentale nella dieta di chi tenta di abbassare il colesterolo cattivo (LDL): i grassi monoinsaturi e polinsaturi, di cui è ricca, combattono il colesterolo in eccesso nel sangue. Anche per gli anemici è utile la frutta secca, dato che contiene una buona percentuale di ferro (soprattutto le mandorle). Le proprietà della frutta secca sono tante, per questo motivo non dovrebbe mancare mai nella nostra dieta. Innanzitutto può essere utile contro la stitichezza, perché ha delle proprietà lassative, che favoriscono il transito intestinale. Questo tipo di frutta riesce ad aumentare il volume delle feci, rendendolo fluido e quindi rappresentando un aiuto efficace soprattutto in caso di emorroidi. Limita le infiammazioni del fegato, migliora la salute dei capelli (per via dello zinco) ed è una buona fonte di proteine per vegani e vegetariani.

Controindicazioni della frutta secca

Bisogna stare attenti alle controindicazioni della frutta secca, infatti non è indicata a chi soffre di colon irritabile, di diarrea e di aerofagia. Quella oleosa dovrebbe essere evitata soprattutto dopo i pasti, specialmente per chi soffre di gastrite. Inoltre non si dovrebbe consumare in caso di gotta. Questo tipo di frutta è ricca di purine e la malattia deriva proprio dal loro metabolismo, che determina la produzione di acido urico. Vi raccomandiamo di porre molta attenzione al potere allergizzante: è importante essere certi di non avere allergie a qualche tipo di frutta secca, e comunque variarne la tipologia ingerita per evitare di entrare in contatto sempre con lo stesso allergene, rischiando la sensibilizzazione.
Vi ricordiamo che una quantità di frutta secca pari a 15-20 grammi al giorno, magari assunta a fine pasto o come spuntino affiancata da un frutto fresco, è una dose accettabile anche quando non si ha appetito e riesce ad arricchire la nostra alimentazione di nutrienti, in particolare sali minerali e vitamine.
Bibliografia scientifica di seguito: