Chi soffre di pressione ballerina ha più probabilità di finire vittima di un infarto o un ictus.
Cuore, reni, occhi e cervello “soffrono” di più di questa condizione rispetto a chi ha valori di pressione arteriosa alti ma stabili.
Un interessante studio pubblicato su Archives of Neurology indica che non solo i valori di pressione arteriosa sono da tenere sotto controllo in quanto associati con un aumentato rischio cardiovascolare, ma anche le sue oscillazioni, a lungo termine, sono correlate con una maggiore incidenza di ischemia cerebrale. Adam M. Brickman, della Columbia University di New York City, conclude lo studio sottolineando che la gestione delle oscillazioni della pressione arteriosa anche nei normotesi adulti anziani, comunemente definita pressione ballerina, può essere utile nel ridurre il rischio di malattia cardiovascolare e nell’evitare un rapido invecchiamento cognitivo del paziente, soprattutto se anziano.
Quindi i valori pressori che oscillano parecchio nel corso della giornata sono sintomo di alto rischio cardiovascolare.
Lo dimostra uno studio italo-irlandese su oltre 10mila ipertesi che nell’arco di 20 anni, dal 1982 al 2002, si sono sottoposti al monitoraggio della pressione nelle 24 ore. Gianfranco Parati, direttore della Divisione di Cardiologia all’Ospedale Auxologico di Milano e docente di Medicina Interna all’università di Milano-Bicocca, ha coordinato il lavoro e spiega: «In generale, la pressione è fisiologicamente variabile a ogni battito del cuore in base all’esercizio fisico, alle emozioni, alle variazioni del respiro: in due misurazioni successive otteniamo valori molto simili ma difficilmente identici. Ci sono elementi di variabilità protettivi: la pressione notturna, ad esempio, deve essere diversa e più bassa di circa il 10-20 per cento rispetto a quella diurna. Se non succede, cuore e vasi sono sempre sotto stress».
Combattere e prevenire i problemi legati alla pressione ballerina
Vi ricordiamo che la rigidità delle arterie predispone alle oscillazioni, ma un’alimentazione sana con poco sale e colesterolo aiuta a mantenere i vasi elastici, anche svolgere attività fisica in modo costante ci può aiutare a risolvere questo problema. Abbandonare il vizio del fumo serve moltissimo, visto che dopo ogni sigaretta la pressione sale per una decina di minuti con picchi marcati: chi fuma 20 sigarette al giorno ha la pressione più alta e più variabile dei non fumatori. Meglio non esagerare con l’alcol, perché alla lunga rende l’endotelio dei vasi rigido e incapace di assorbire le oscillazioni pressorie: un bicchiere di vino ai pasti può andar bene, da limitare sono invece i superalcolici.
La pressione ballerina non deve essere sottovalutata!
Bibliografia scientifica di seguito:
- Longterm blood pressure fluctuation and cerebrovascular disease in an elderly cohort Arch Neurol. 2010 May; 67(5): 564–569. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2917204/
- Average daily blood pressure, not office blood pressure, is associated with progression of cerebrovascular disease and cognitive decline in older people. Circulation. 2011 Nov 22;124(21):2312-9 Link http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22105196