Pressione alta e vino bianco con bollicine!

10225

La rivincita delle “bollicine” sul vino rosso per queste feste

Quale migliore occasione delle feste natalizie per brindare con un buon bicchiere di bollicine, champagne, prosecco o franciacorta? Un ulteriore incentivo è dato dal fatto che questi vini potrebbero giovare alla nostra salute: come sempre vi raccomandiamo di non esagerare per evitare problemi ben più gravi. È quanto emerge dallo studio condotto dai ricercatori del Centro di Nutrizione Molecolare, Alimentazione e Farmacia della Reading University, in Gran Bretagna, secondo cui non soltanto il vino rosso, ma anche i “bianchi con bollicine” favoriscono il benessere di cuore e cervello. Scopriamo allora qual’è la relazione tra pressione alta e vino bianco con bollicine.

Pressione alta e vino bianco: qual’è l’effetto benefico?

La ricerca ha dimostrato che anche champagne, prosecco e spumanti rosè e cuvèe, prodotti con una miscela di uve fra cui anche alcune qualità rosse, contengono polifenoli, sostanze antiossidanti che contribuiscono a ridurre l’ipertensione in modo naturale e a proteggere il sistema cardiovascolare. Per valutarne gli effetti i ricercatori, hanno confrontato questi vini “nobili” con una bevanda equivalente a base di alcol miscelato con acqua gassata ed estratti acidi di frutta. È emerso che i polifenoli presenti in questi vini bianchi avevano alcuni effetti benefici sul sistema cardiovascolare nelle ore successive all’assunzione.
Nello champagne, infatti, è stata rilevata una concentrazione di polifenolo, che ha una forte azione antiossidante, e la presenza di cumarine, ovvero delle molecole aventi proprietà anticoagulanti. I benefici tratti dal bere champagne o bollicine sono dovuti anche all’aumento della produzione di ossido nitrico tipico di chi beve abitualmente vino. L’ossido nitrico, infatti, riduce l’aggregazione delle piastrine, rendendo difficile la formazione di trombi e l’occlusione delle arterie. Di recente sono stati presi in esame anche gli effetti anticancerogeni dello spumante (soprattutto per il colon) dovuti alla presenza al suo interno del resveratrolo. “Lo studio – spiega Jeremy Spencer, ricercatore della Reading University – ha dimostrato che, nonostante i vini rossi contengano una quantità più elevata di polifenoli, anche lo champagne può fare bene a cuore, cervello e salute in generale”.

Tre bicchieri alla settima di “bollicine” per aiutare il sistema cardiovascolare

Secondo Jeremy Spencer quantità moderate di champagne possono avere effetti benefici sul funzionamento dei vasi sanguigni, in maniera analoga a quanto osservato per il vino rosso. Quando bevete champagne, i polifenoli di cui è ricco, entrano nel flusso sanguigno dove agiscono sul sistema vascolare. Specificatamente sembra rallentino l’eliminazione naturale dell’ossido nitrico dal sangue permettendo a questo di dare i suoi effetti benefici sul sistema circolatorio più a lungo.
In ogni flûte di spumante ci sono poi 150 microgrammi di sostanze anti aterosclerosi, è quindi utile anche contro l’invecchiamento; infatti un consumo corretto di prosecco, champagne e franciacorta può aumentare la quantità di colesterolo HDL (High Density Lipoprotein, quello “buono”) che è un importante  fattore protettivo dall’aterosclerosi.

Ricordiamo che i bianchi con le bollicine sono ipercalorici come tutti gli alcolici: quindi è buona norma non esagerare con il consumo, per non rischiare che gli effetti positivi siano annullati da problemi ben più gravi a cominciare dal vostro fegato.

Brindiamo alla nostra salute con champagne, spumante o franciacorta che, sempre se bevuti in maniera moderata, ci aiutano a combattere le malattie cardiovascolari.

Pressione alta e vino bianco da oggi non sono sono più nemici.

Bibliografia scientifica di seguito:

  • Moderate Champagne consumption promotes an acute improvement in acute endothelial-independent vascular function in healthy human volunteers. Br J Nutr. 2010 Apr;103(8):1168-78. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19943984
  • Does white wine qualify for French paradox? Comparison of the cardioprotective effects of red and white wines and their constituents: resveratrol, tyrosol, and hydroxytyrosol. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18821770