Contro l’innalzamento della pressione usa i fiori

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Fai sfiorire l’ipertensione e combatti l’innalzamento della pressione

Quando siamo arrabbiati o impauriti è possibile che il nostro corpo risponda con un allarme generale, che comporta, oltre a un aumento del battito cardiaco e della respirazione, anche un innalzamento della pressione sanguigna, con la vasodilatazione di particolari zone e la vasocostrizione di altre. Per esempio, se abbiamo paura impallidiamo: dove va a finire il sangue che prima circolava nel volto? In parte, viene sospinto nella parte bassa del corpo e nelle gambe, per permetterci di alimentare i muscoli più adatti all’eventuale fuga.
In caso di rabbia, invece, diventiamo rossi a causa di una vasodilatazione della parte alta del corpo, così da avere più sangue a disposizione nelle braccia e nella testa per poter lottare con più energia. Insomma, il sangue, tramite un gioco di apertura o costrizione dei vasi sanguigni, in caso di emozioni o di stress acuto viene spinto con una maggiore pressione a favore di questa o quella area, dove in quel momento un suo maggiore afflusso può servire a permetterci la corretta reazione. Anche lo stress gioca un ruolo importante sulla variazione della nostra pressione arteriosa.
Lo stress infatti porta all’innalzamento della pressione del sangue del cortisolo, l’ormone dello stress, che causa a sua volta una vasocostrizione, e quindi un innalzamento della pressione. A volte l’ipertensione ha un esordio silenzioso e si manifesta con ronzii alle orecchie, giramenti di testa, sensazione improvvisa di stordimento e di difficoltà di concentrazione, stanchezza. Altre volte sono le palpitazioni e l’ansia a segnalarci un innalzamento della pressione e che non riusciamo più a tenere sotto controllo la nostra emotività. Con Fiori di Bach si può intervenire, oltre che sull’aspetto sintomatico dell’ipertensione, anche su quello caratteriale, ammorbidendo la volontà di potere e il bisogno di controllo di queste persone con un ego così forte e dominatore. Mentre con gli olii essenziali, applicati sui polsi, si riesce a tenere la minima bassa, o a evitare gli sbalzi o l’innalzamento della pressione arteriosa. L’ipertensione può essere un problema emotivo legato all’ansia alla sensazione di non essere all’altezza, a un’eccessiva, seppure spesso mascherata sensibilità.  In questo caso funziona bene il binomio fiori di Bach e preparati erboristici: con i primi si lavora sull’aspetto psicologico della pressione alta, con l’altro sull’aspetto funzionale. Ma la vera causa silenziosa dell’innalzamento della pressione è la rabbia repressa. Spesso soffrono di pressione alta le persone che devono ingoiare amaro, sopportare perché c’è il mutuo da pagare, perché fuori da quell’ufficio c’è il ricatto della disoccupazione, perché ci sono i figli che chiedono computer e telefonini come se fossero un loro diritto di nascita. Quando questo succede la pressione interiore di queste persone oltrepassa i limiti di guardia, e si somatizza. Con i Fiori di Bach, e soprattutto con i Fiori Indiani, che lavorano molto bene sulle somatizzazioni, possiamo prevenire gli aspetti critici dell’innalzamento della pressione.

I commenti della direzione scientifica di AMICOMED

Edward Bach era un medico e scrittore britannico, famoso per le sue teorie mai confermate dalla pratica e mai validate scientificamente, che da lui hanno preso nome, i cosiddetti Fiori di Bach. Bach era convinto che qualsiasi malattia umana originasse dal proprio stato d’animo. Per esempio, se il malinconico sviluppa più frequentemente malattie in un dato organo, l’estroverso le sviluppa in un altro ed il timido in un altro ancora. Tutte le malattie hanno origine psicosomatica e derivano da un influsso energetico negativo che “scarica” le energie del nostro organismo.
Per ricaricare queste energie bisognerebbe sfruttare le proprietà di alcuni fiori che recisi in piena fioritura (“recisi dolcemente” non “strappati” per non provocare un trauma energetico negativo!), devono essere messi in acqua ed esposti alla piena luce del sole per poter trasferire le loro proprietà e le “vibrazioni” all’acqua che li contiene.
L’alternativa sarebbe quella di bollire questi fiori. I preparati di fiori di Bach non sono estratti vegetali!
L’acqua “energizzata” dai fiori viene quindi filtrata e diluita con una pari quantità di brandy. Si ottiene così una “tintura madre” del fiore prescelto.
Il concetto di energizzare l’acqua e darle una memoria è stato più volte smentito. La credenza è che l’acqua possa mantenere una memoria costante la memoria delle “sostanze” e delle energie con le quali è entrata in contatto assorbendone le “vibrazioni”. Immaginate l’acqua piovana considerata “pura” per antonomasia, arriva dalle nuvole formate dalla evaporazione di mari, di laghi e di fiumi: fiumi nei quali si sono riversati tutti gli scarichi! Se l’acqua mantenesse queste ultime proprietà sarebbe una tragedia!!
Numerosi tentativi di dimostrare che l’acqua ha una memoria sono stati tutti fallimentari. L’acqua non ha una memoria.
Ma che pensare allora delle persone che si dichiarano utilizzatori soddisfatti? Fino a quando non si mettono alla prova, non è possibile stabilire se si tratta di autoinganno (placebo) o se esiste un effetto di qualche tipo. L’attività dei fiori di Bach non è distinguibile dal placebo: sono anzi … il placebo ideale.
In conclusione cari lettori ed amici di AMICOMED: se avete assunto i Fiori di Bach non preoccupatevi se state bene la speranza che potessero funzionare vi ha fatto bene! ed anche a chi li vende facendo false promesse terapeutiche.
La Direzione Scientifica

 

Bibliografia scientifica: