Obesità e ipertensione

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Non pesare sulla tua ipertensione

Uno dei problemi più comuni tra quelli correlati al moderno stile di vita è il sovrappeso. Il sovrappeso grave, o obesità, è uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di molte patologie croniche quali: malattie cardiache e respiratorie, diabete mellito non-insulino dipendente o diabete di Tipo 2, ipertensione e alcune forme di cancro, come anche il rischio di morte precoce. Gli studi scientifici più recenti e i dati rilevati dalle compagnie di assicurazione sulla vita hanno dimostrato che i rischi per la salute provocati da un eccesso di grasso corporeo non sono solo legati ai gravi problemi dell’obesità, ma sono associati anche ad un aumento di peso relativamente ridotto.
L’obesità e il sovrappeso sono problemi gravi che costituiscono un onere finanziario enorme e crescente per le risorse nazionali. Comunque, queste patologie sono ampiamente prevenibili con ragionevoli cambiamenti nel proprio stile di vita.
Gli effetti del sovrappeso sulla pressione arteriosa e i livelli di colesterolemia possono aumentare del 45% il rischio di incidenza delle malattie cardiovascolari. Anche il sovrappeso moderato può aumentare il rischio di incidenza di queste malattie. Il sovrappeso moderato corrisponde a un BMI (indice di massa corporea) compreso tra 25-29 e l’obesità di grado lieve con BMI 30 sono condizioni molto comuni nella popolazione occidentale. Circa 2/3 della popolazione americana e il 60% degli australiani sono sovrappeso. L’obesità è associata con aumento del rischio di mortalità ed eventi avversi compresi la coronaropatia. Questo maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari persiste nonostante si abbia un buon controllo dei valori pressori ottimizzando la terapia farmacologica per l’ipertensione arteriosa e l’ipercolesterolemia. A causa di queste evidenze scientifiche il sovrappeso è stato inserito nel panel dei fattori di rischio modificabili per la morbilità e mortalità per le malattie cardiovascolari. Alla base dei meccanismi fisiopatologici vi sono: uno stato infiammatorio anche se di basso grado, disfunzione endoteliale che incide negativamente sulla cascata della coagulazione, alterazione nella risposta vasodilatatoria, ipertrofia ventricolare sinistra dovuta a un aumento della volemia (volume del sangue); ovviamente poi al sovrappeso è correlato un aumento del rischio di diabete mellito tipo 2.
È nota già da tempo l’associazione tra iperinsulinemia e ipertensione arteriosa. L’iperinsulinemia è associata al sovrappeso e alla ridotta tolleranza glucidica e quindi all’insorgenza del diabete mellito con tutte le conseguenze del caso e l’ulteriore aumento dell’incidenza di malattie cardiovascolari.
La promozione di una dieta sana e di un maggior livello di attività fisica per il controllo del sovrappeso, implica la partecipazione attiva di molti gruppi diversi, tra cui i competenti organi governativi, i professionisti del settore sanitario, l’industria alimentare, gli organismi di comunicazione di massa e i consumatori. Ci deve essere una condivisione di responsabilità per favorire una corretta alimentazione, povera di grassi, ricca di carboidrati complessi e abbondante di frutta e verdura fresca.
È sicuramente necessario un maggior impegno per aumentare le possibilità di praticare attività fisica, soprattutto in seguito alla crescente urbanizzazione, all’invecchiamento della popolazione e al contestuale incremento del tempo dedicato ad attività sedentarie.

Per combattere obesità e ipertensione bisogna iniziare dal seguire uno stile di vita sano

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Bibliografia scientifica di seguito: