Livelli di stress alti causa d’ipertensione

160

Con l’arrivo di settembre ognuno di noi tornerà alle proprie occupazioni: orari di lavoro serrati, uscire per fare la spesa, impegni imprevisti. Tutto questo aumenta i livelli di stress a cui siamo ogni giorno sottoposti. Diversi studi hanno evidenziato che condurre una vita troppo carica, senza che ci si ritagli il giusto tempo per le cose che più ci piacciono, innalza in maniera esponenziale il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari. Per questo motivo gli esperti pronunciano una nuova massima: basta essere ossessionati dal vostro lavoro!

A ribadire questa frase è uno studio che ha preso il nome di ‘Workaholism’, condotto da Cristian Balducci, professore associato di Psicologia del lavoro dell’Università di Bologna, in collaborazione con Lorenzo Avanzi, ricercatore in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, e Franco Fraccaroli, professore ordinario nella stessa disciplina all’Università di Trento.
Pubblicato sul Journal of Management, “The Individual Costs of Workaholism: An Analysis Based on Multisource and Prospective Data”, lo studio ha voluto dimostrare come il non essere troppo capaci di “staccare dal lavoro” per dedicarsi a se stessi possa, nel tempo, diventare una fattore di rischio delle malattie cardiovascolari.

Uno degli effetti negativi che condizioni molto stressanti provocano sul nostro organismo è per esempio l’innalzamento dei livelli di pressione arteriosa. Lo studio ha inoltre dimostrato come questa condizione sia sempre più diffusa tra i lavoratori, uomini e donne, di tutte le età.

Cerchiamo di capire meglio cosa si intende con la parola “workaholism”.
È stata definita come una forma negativa di forte investimento di energie nel lavoro, durante il quale il soggetto lavora eccessivamente, svolgendo ore e ore di straordinario, con il rischio che si arrivi ad una vera e propria ossessione per l’attività lavorativa.

Torniamo alla descrizione e all’analisi dello studio.
Per giungere a questi risultati sono state prese in considerazione le abitudini di vita di 311 partecipanti, che includevano liberi professionisti, dirigenti e imprenditori.
È stato dimostrato che i soggetti che hanno un maggior attaccamento al lavoro, ‘Workaholism’, sono più frequentemente vittime di stati emotivi quali rabbia, pessimismo, scoraggiamento: tutti fattori che, aumentando lo stress della persona, sono maggiormente a rischio di insorgenza di ipertensione arteriosa e conseguenti malattie cardiovascolari.

Quindi cari lavoratori, ipertesi e non, prestiamo molta attenzione alla nostra salute, che vale più di ogni altra cosa. Prevenire le malattie cardiovascolari è possibile ma per farlo nel modo corretto si deve condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, che implichi minori livelli di stress possibili.

Bibliografia scientifica: