Il sole bacia i belli e aiuta gli ipertesi

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Una buona novità per gli ipertesi: l’esposizione alla luce solare sembra essere in grado di modificare i livelli di ossido nitrico a livello cutaneo e dilatare i vasi sanguigni, riducendo così la pressione arteriosa.
La luce del sole fa bene alle ossa e all’umore. In realtà, la luce solare si rivelerebbe un ottimo strumento in grado di ridurre patologie più serie, come gli ictus e gli infarti.
Lo sostiene una nuova ricerca condotta dalle Università di Southampton e di Edimburgo e pubblicata sul Journal of Investigative Dermatology.
I ricercatori britannici ritengono che siano piccole quantità di ossido nitrico (NO) a fare la differenza. Queste, infatti, secondo Martin Feelisch – professore di medicina sperimentale presso l’Università di Southampton – vengono trasferite alla pelle e in seguito alla circolazione sanguigna, riducendo il tono dei vasi sanguigni. La conseguenza sarebbe un miglioramento della pressione arteriosa per gli ipertesi e una conseguente riduzione del rischio di infarto e ictus.
Per arrivare a tali conclusioni, i ricercatori hanno arruolato 24 volontari esposti ai raggi ultravioletti UVA per mezzo di lampade abbronzanti. Ogni sessione durava mediamente 20 minuti e in totale sono state eseguite due sedute. Vi era, però, una piccola differenza tra una e l’altra: nella prima le lampade emettevano anche calore, nella seconda solo UVA.
«L’ossido nitrico insieme con i suoi sottoprodotti, conosciuti per essere abbondanti nella pelle, è coinvolto nella regolazione della pressione sanguigna – sottolinea FeelischQuando sono esposti alla luce del sole, piccole quantità di NO (ossido nitrico) vengono trasferite dalla pelle alla circolazione, abbassando il tono dei vasi sanguigni, e riducendo il rischio di infarto e ictus».
I risultati dello studio sembrano, inoltre, suggerire che l’esposizione agli UVA sia in grado di alterare i livelli di metaboliti dell’ossido nitrico, senza per questo cambiare negativamente le quantità di vitamina D presenti in una persona.
«Questi risultati sono significativi per il dibattito in corso sui potenziali benefici per la salute del sole – aggiunge Feelisch – Evitare un’eccessiva esposizione è fondamentale per prevenire il cancro della pelle, ma non farlo completamente potrebbe aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Crediamo che il NO (ossido nitrico) dia un importante contributo finora trascurato per la salute cardiovascolare. Negli studi futuri intendiamo verificare se gli effetti valgono in un ambiente più cronico, sviluppato su ipertesi, e individuare nuove strategie nutrizionali mirate a massimizzare la capacità della pelle di immagazzinare NO (ossido nitrico) e consegnarlo alla circolazione in modo più efficiente».
Ancora una volta la natura aiuta la nostra salute, l’esposizione deve, però, essere graduale e moderata per poter portare benefici al nostro corpo.

Di seguito gli articoli scientifici di riferimento: