L’idratazione può fare la differenza

739

Ipertesi, l’idratazione è importante

Bere fa bene, e non solo per la pressione

Una corretta idratazione e quindi bere acqua fa bene a tutto l’organismo: al cuore, perché aiuta a regolare la pressione arteriosa, al sistema nervoso, ai reni e alla pelle.

Principali benefici dell’acqua

  • Aiuta ad abbassare i livelli di pressione arteriosa
  • Abbassa colesterolo e glicemia
  • L’idratazione purifica la pelle
  • Previene l’invecchiamento cutaneo
  • Attenua la cellulite e la ritenzione idrica
  • Elimina scorie e tossine

L’idratazione

A cosa serve bere tanta acqua? L’importanza dell’acqua per il nostro organismo è universalmente riconosciuta, mantenere una corretta idratazione del corpo umano, è quindi essenziale alla sopravvivenza dell’individuo stesso. L’idratazione dell’organismo è strettamente correlata con l’alimentazione e la quantità di acqua necessaria a mantenere una corretta idratazione è chiamata fabbisogno idrico. Il fabbisogno idrico è un parametro variabile in base alla massa corporea dell’individuo ed all’età, e serve a compensare l’acqua che viene persa sotto forma di urina, vapore acqueo, sudore e feci. I bambini e gli anziani hanno un fabbisogno idrico più elevato, nel primo caso poiché si ha un elevato turnover dell’acqua, cioè un elevato ricambio, nel secondo caso perché gli anziani avvertono meno lo stimolo della sete e quindi tendono a non avere una buona idratazione.
In linea generale il fabbisogno idrico giornaliero per un adulto è di 1 – 1,5 ml per ogni kcal consumata che corrisponde circa ad 1,5 – 2 L al giorno cioè a circa 8 bicchieri.

Bere acqua quindi è estremamente importante per la salute dell’uomo.
In particolare l’acqua fa bene:

  • Apparato cardiovascolare: bere acqua fa bene al cuore secondo uno studio che ha dimostrato una diminuzione del rischio di infarto di oltre il 40% in quei soggetti che durante il giorno bevevano almeno 5 bicchieri d’acqua. L’acqua fa bene al cuore anche per la sua capacità di regolare la pressione sanguigna. Bere acqua aiuta quando si soffre di ipertensione infatti stimola la diuresi attraverso cui i reni espellono il sodio in eccesso in maniera naturale. L’eliminazione di sodio riduce di conseguenza la pressione sanguigna. In parole più semplici bere molta acqua, almeno due litri al giorno, può aiutare ad abbassare la pressione.
  • Apparato urinario: bere acqua fa bene ai reni perché facilita il loro naturale lavoro di espulsione delle scorie dall’organismo. Inoltre chi soffre di calcoli renali dovrebbe bere molto perché l’assunzione di liquidi aiuta a produrre una maggiore quantità di urina e aumenta le possibilità che i calcoli vengano eliminati spontaneamente dall’organismo. L’acqua da bere per i calcoli renali deve essere un’acqua con pochi minerali in modo da favorire la diuresi.
  • Abbassa la glicemia. Inoltre una corretta idratazione aiuta ad abbassare la glicemia perché chi soffre di iperglicemia ha solitamente problemi di sangue molto viscoso dovuto all’accumulo di glucosio, bevendo acqua si ha un maggiore ricambio di liquidi, una diminuzione della viscosità e la perdita di una certa quantità del glucosio attraverso le urine.
  • Controllo del colesterolo. Anche chi soffre di colesterolo alto potrebbe avere dei benefici dall’acqua, uno studio ha infatti messo in evidenza che chi assume acqua in maniera costante, specialmente le donne in menopausa, può vedere una diminuzione di almeno il 15% dei livelli di colesterolo cattivo e un aumento del 10% di quello buono. Non sono però chiari i meccanismi e sembra inoltre che a garantire i maggiori risultati sia l’assunzione di acqua gassata.

Cause e conseguenze del bere poco

Al di là della disidratazione, bere poco può portare a delle conseguenze negative per l’organismo. Le cause per cui si beve poco sono da ricondursi o ad errate abitudini alimentari (per esempio si beve poco durante i pasti o durante tutta l’intera giornata) o a processi fisiologici come l’età, o a processi patologici, come per esempio in caso di mal di gola in cui può dar fastidio bere. Le conseguenze del bere poco sono:

  • Ritenzione idrica: bere poco fa si che l’organismo non riesca ad eliminare bene le tossine e le scorie che si accumulano negli interstizi tra i tessuti e il tessuto adiposo e provocano un accumulo di acqua localizzato che causa gonfiore.
  • Pressione alta: bere poca acqua fa si che aumenti la quantità di sodio nel sangue che provoca un innalzamento di pressione che può danneggiare il cuore e i reni.
  • Apparato urinario: bere poco può provocare l’insorgenza di cistiti e di infezioni del tratto urinario che coinvolgono anche i reni. L’acqua infatti aiuta a depurare l’organismo e la costante diluizione delle urine fa si che non si abbia un’elevata carica batterica nella vescica. Può provocare inoltre la comparsa di calcoli renali proprio perché non si riescono ad eliminare tutte le sostanze di scarto che si accumulano.
  • Mal di testa: se si beve poco si possono avere problemi di concentrazione e mal di testa, come conseguenze di una lieve disidratazione. Bisogna ricordarsi che il cervello è costituito per gran parte da acqua, come tutti gli organi e i tessuti, per cui una riduzione della giusta quantità di acqua provoca uno squilibrio idrico e può portare a questa sintomatologia.

Una idratazione corretta può migliorare alcuni aspetti della vita quotidiana e non costa nulla, quindi è arrivata l’ora di bere la giusta quantità di acqua!

Di seguito gli articoli scientifici di riferimento: