Molto caldo e poca acqua sono i veri nemici dell’ipertensione arteriosa: ecco perché è essenziale idratarsi correttamente!
È estate e il caldo incombe. Per difenderci dai problemi che possono derivarne la cosa da fare è una sola: bere molta acqua.
Con la stagione più calda infatti si innalza in maniera esponenziale il rischio di incorrere in eventi cardiovascolari anche seri. Cerchiamo di capire perché.
Gli esperti ribadiscono l’importanza di compensare una sudorazione eccessiva, di non sottovalutare la pressione arteriosa bassa e, se non si ha alle spalle un corretto allenamento, evitare di praticare nuove discipline e sport in modo troppo intensivo. Ma soprattutto dobbiamo sempre avere un occhio di riguardo per i soggetti considerati più a rischio: gli anziani e gli ipertesi.
Le persone non più giovani, infatti, devono assolutamente idratarsi, perché con il caldo tendono ad avere livelli di pressione arteriosa più bassi che possono diminuire in modo incontrollato se non si beve abbastanza acqua. Da una parte è pur vero che, con l’avanzare dell’età, l’organismo fatica a smaltire l’eccesso di liquidi, con conseguenze pericolose come ipertensione e scompenso cardiaco. Dall’altra parte, è altrettanto vero che gli anziani presentano anche il rischio di essere esposti alla disidratazione: infatti, la sensibilità delle papille gustative tende a ridursi con l’età, per cui l’anziano può non avvertire il senso di sete e quindi non bere in modo sufficiente da compensare le perdite idriche che si verificano attraverso la traspirazione nei periodi di grande caldo. A un paziente anziano cardiopatico o che presenta problemi renali consigliamo di mantenere il bilancio idrico attraverso l’assunzione di una quantità di liquidi pari alla quantità di urina prodotta nell’arco della giornata; e soprattutto, come raccomandato dagli esperti, consigliamo di pesarsi tutti i giorni per verificare che il proprio peso rimanga costante.
Anche coloro che soffrono di ipertensione arteriosa devono prestare moltissima attenzione a mantenersi idratati. Bere acqua aiuta a eliminare le scorie in eccesso, a riequilibrare il giusto volume di sangue e idratare i tessuti. Il volume del sangue, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca sono strettamente collegate alla quantità di acqua assunta. Bere acqua fa bene al cuore. Diversi studi dimostrano che i soggetti che durante il giorno bevono almeno 5 bicchieri d’acqua hanno livelli di pressione arteriosa più controllati, e indirettamente possono diminuire il rischio di ictus e infarto fino al 40% e oltre. Pensiamo solo che l’ictus conta in Italia circa 180.000 casi ogni anno, mentre gli arresti cardiaci improvvisi sono circa 50.000. Al di là di fattori di rischio generici, legati a familiarità, dieta, sedentarietà, fumo e alcol, ci sono alcuni rischi più tipicamente “estivi”. Con l’arrivo dell’estate, nei soggetti ipertesi che assumono farmaci può essere utile rivolgersi al proprio medico curante per eventualmente ottimizzare i dosaggi della terapia farmacologica. In ogni caso è bene misurarsi la pressione con regolarità durante tutta la stagione estiva.
Insomma per passare un’estate in piena tranquillità, continuando a mantenere sotto controllo la pressione arteriosa ed evitare il rischio di arresto cardiaco e ictus, è necessario idratarsi nella maniera corretta, facendo particolare attenzione ai nostri cari non più giovani.
Bibliografia scientifica:
- Drinking water salinity and risk of hypertension: A systematic review and meta-analysis. Arch Environ Occup Health. 2016 Apr 11:1-13 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27064986