Fattori di rischio modificabili e non!

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Da recenti studi è emerso che le vittime di infarto sono sempre più giovani: l’età media è passata da 64 a 60 anni. Questo è dovuto a tutte le cattive abitudini che ognuno di noi svolge ogni giorno, che diventano dei veri e propri fattori di rischio per l’insorgenza di malattie cardiovascolari.

In uno studio presentato durante il 65° convegno annuale dell’American College of Cardiology, che si è tenuto lo scorso Aprile a Chicago, gli autori hanno esaminato i fattori di rischio di oltre 3.900 persone, che erano state ricoverate in ospedale tra il 1995 e il 2014 dopo essere state colpite da STEMI (ST elevation myocardial infarction, ovvero la forma più grave di infarto miocardico). Al termine dell’analisi, gli esperti hanno osservato che l’età media delle persone vittime di questi eventi è diminuita, passando da 64 a 60 anni.

L’infarto miocardico si può manifestare a riposo, dopo un’emozione intensa, durante uno sforzo fisico rilevante o quando lo sforzo è già terminato. Il suo esordio clinico è brusco ed è in prevalenza caratterizzato da sintomi tipici. Molti confondono l’infarto miocardico con l’arresto cardiaco. Sebbene l’infarto del miocardio possa causare l’arresto cardiaco, non ne è l’unica causa; inoltre un infarto miocardico non determina necessariamente l’arresto cardiaco. Vi ricordiamo però che in caso anche solo si sospetti di essere colpiti da tale evento, dunque in presenza di sensazione di dolore o oppressione toracica, è opportuno chiamare sempre il 118 per farsi soccorrere il prima possibile.

Analizziamo i diversi fattori di rischio cardiovascolare e dividiamoli tra non modificabili e modificabili.

I fattori non modificabili, come dice la parola stessa, non dipendono da noi e sono:

Età: il rischio di infarto, come di quasi tutte le patologie cardiovascolari, aumenta con l’avanzare dell’età.

Sesso: l’aterosclerosi e l’infarto sono più comuni negli uomini rispetto alle donne fino alla menopausa; oltre questo termine, infatti, il rischio cardiovascolari per uomini e donne è paragonabile.

Familiarità: nella propria storia familiare ha casi di malattia cardiovascolare acuta in età relativamente precoce è maggiormente a rischio di infarto.

Ci sono poi i fattori di rischio detti modificabili: proprio su questi si può intervenire in maniera efficace, eliminando gli stili di vita scorretti.

Sedentarietà: l’inattività fisica è associata al rischio di aterosclerosi ed eventi cardiovascolari. Al contrario, condurre una vita attiva, facendo regolarmente almeno 20-30 minuti di attività fisica per 3-4 volte a settimana, è il metodo migliore per prevenire i problemi cardiovascolari e tenere sotto controllo i livelli di pressione arteriosa, il peso corporeo e gli altri fattori di rischio.

Scorretta alimentazione: si deve sempre cercare di avere un’alimentazione sana ed equilibrata: è alla basa della prevenzione delle malattie cardiovascolari mangiare almeno 4-5 porzioni di frutta e verdura al giorno, evitare cibi troppo salati, zuccherati o calorici.

Fumo di sigaretta e alcolici: l’abuso di tabacco e, in minor misura, dell’alcool possono essere rischiosi per la nostra salute. Infatti queste sostanze possono danneggiare i vasi sanguigni ed aumentare il rischio di eventi cardiovascolari.

Ipertensione arteriosa: livelli di pressione arteriosa persistentemente alti, oppure la registrazione di pericolose oscillazioni pressorie nell’arco della giornata possono essere alla base di eventi cardiovascolari e cerebrovascolari. Se non controllata, infatti, l’ipertensione arteriosa è il più subdolo e silenzioso tra i fattori di rischio per malattie cardiovascolari.

Diabete e colesterolo alto: lo scarso controllo dei valori di glicemia a digiuno è uno dei più temibili fattori di rischio cardiovascolari. Questa condizione si associa spesso ad alterati livelli di colesterolo nel sangue, obesità ed ipertensione arteriosa.

Molti di questi fattori di rischio possono essere tenuti sotto controllo attraverso una dieta sana ed equilibrata ed una regolare attività fisica.

Prevenire e gestire le malattie cardiovascolari è possibile, l’importante è capire quali sono le buone e le cattive abitudini e quindi correggerle: AMICOMED ti aiuta in questo con il suo programma per ridurre la pressione. Mangiare bene, fare sempre attività fisica, evitare fumo e alcool e controllare sempre la pressione arteriosa possono renderci migliore la vita.

Bibliografia scientifica: