Esercizio isotonico per gestire la pressione

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Esercizio isotonico o isometrico?

Gli sport in genere possono avere due caratteristiche:

  1. Esercizio fisico dinamico (o isotonico): forza muscolare impiegata relativamente modesta e ampi movimenti articolari, utilizzo principale del metabolismo aerobico.
  2. Esercizio fisico statico (o isometrico): notevole forza muscolare impiegata e minimi movimenti articolari, utilizzo principale del metabolismo anaerobico.

L’attività aerobica è la forma di esercizio che mette in movimento le masse muscolari di gambe, tronco e braccia con movimenti ciclici e ripetuti. Con essa si affrontano sforzi di entità moderata ma per periodi di tempo prolungati (almeno 15 minuti). L’intensità dell’attività aerobica viene misurata con la frequenza cardiaca. Il consumo di ossigeno nei muscoli, durante un esercizio sportivo, può aumentare fino a 40 volte il flusso del sangue nei muscoli e il flusso diminuisce un po’ nel cervello e nell’apparato digerente, aumenta nelle coronarie, nella cute, oltre che nei muscoli, e rimane invariato nei reni. Contribuisce notevolmente a incrementare il flusso di sangue nei muscoli la vasodilatazione locale.

L’attività fisica è la pietra miliare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari e particolarmente dell’ipertensione arteriosa. Ma non tutti i tipi di attività fisica sono uguali o sono adatti a tutte le persone. Negli ipertesi, durante l’attività fisica, bisogna stare attenti che la pressione arteriosa non incrementi oltre certi valori che potrebbero essere potenzialmente dannosi. In particolar modo bisogna cercare di evitare alcuni tipi di sforzi definiti isometrici.
Uno studio pubblicato su Current Hypertension Report descrive la relazione tra lo sforzo muscolare, il sistema nervoso e l’ipertensione. Infatti un certo tipo di sforzo muscolare intenso e prolungato, detto isometrico, causa uno stress anaerobico con produzione ed accumulo nel sangue di sostanze di scarto tra cui l’acido lattico, che vanno a stimolare dei recettori sensibili allo stato metabolico presenti sulle fibre nervose del sistema nervoso simpatico e che mediano la vasocostrizione del muscolo. La vasocostrizione è un meccanismo che di per se incrementa la pressione arteriosa.
Per tanto per le persone ipertese è consigliabile effettuare attività fisica di tipo aerobico, o esercizio isotonico.
Aumentano anche gli atti respiratori (normalmente 20 al minuto) e la frequenza cardiaca. La gittata sistolica aumenta del 50% circa. Se la frequenza cardiaca è troppo elevata, la gittata sistolica non può aumentare proporzionalmente, perché diminuisce il tempo diastolico di riempimento.
Nell’esercizio fisico statico c’è un minor incremento della frequenza cardiaca, ma esercizi fisici isometrici determinano in genere aumento della pressione arteriosa sistolica e diastolica a causa della vasocostrizione periferica generalizzata. Invece, in un organismo allenato mediante esercizio fisico dinamico aerobico, la pressione aumenta, ma senza arrivare a valori ‘pericolosi’, per i primi 15-20 minuti, e poi diminuisce per la imponente vasodilatazione periferica. Per questo nelle persone ipertese viene consigliato questo tipo di esercizio. Esempi di tipici esercizi aerobici sono la camminata, il nuoto, il ciclismo, la corsa, lo sci di fondo e il pattinaggio. I miglioramenti legati alla pratica regolare dell’attività aerobica consistono nella riduzione della pressione arteriosa del colesterolo, riduzione del tessuto adiposo (se accompagnata da un controllo delle calorie introdotte)  e nell’aumento della resistenza generale, del metabolismo e della sensibilità all’insulina, con conseguente miglior controllo della glicemia.

Preferire l’esercizio isotonico è il primo passo per gli ipertesi

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Bibliografia scientifica di seguito: