Eliminare il sale in eccesso si può!

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Quante volte ti è capitato di cucinare pasti leggeri, ai quali hai successivamente aggiunto molto sale per “dare più sapore”? Ecco questa è l’azione più sbagliata che si possa effettuare e a ribadirlo sono gli esperti di tutto il mondo! Il sale si trova ai primi posti dell’elenco dei fattori rischio per l’insorgenza delle malattie cardiovascolari; ecco perché bisogna eliminare il sale in eccesso dalla propria dieta. Non preoccuparti Amicomed può aiutarti anche in questo in modo semplice!

Studi hanno dimostrato come, riducendo il consumo di sodio all’interno di una dieta, si possono diminuire i livelli di pressione.
Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN), ogni giorno l’adulto italiano assume con l’alimentazione in media circa 10 g di sale (corrispondenti a circa 4 g di sodio). Questo supera di quasi dieci volte la quantità di sale fisiologicamente necessaria. Eliminare il sale in eccesso non è così difficile: basta una riduzione dell’apporto discrezionale di sale, quello aggiunto manualmente come condimento dei cibi, e una riduzione dell’apporto non discrezionale, quello contenuto naturalmente negli alimenti. Per questo motivo l’alimentazione deve essere: sana, bilanciata, varia, con un ridotto apporto di sale e di alimenti ricchi di sodio.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 grammi di sodio con la dieta giornaliera. Ma vi chiederete a quanto equivalgono 2 grammi di sodio? Utilizzando una metrica comune a tutte le cucine, 2 grammi di sodio equivalgono a un cucchiaino da tè di sale.

Ci teniamo a precisare però che nella porzione di sale consigliata, che non andrebbe mai superata durante la giornata, non rientrano solo i granelli con cui cuciniamo e con i quali insaporiamo le pietanze, ma in questa va calcolato il sale già di base presente negli alimenti. Questo infatti è già presente, spesso in quantità eccessiva, nel pane e nei prodotti da forno come: biscotti, cracker, grissini, merendine, cornetti e cereali per la prima colazione. Si trova anche in alimenti quali: insaccati, formaggi, dado per brodo vegetale o di carne e patatine fritte; queste ultime sono in assoluto le più scorrette da assumere, perché il quantitativo di sale contenuto è ben maggiore di quello consigliato dagli esperti.

La regola alla base della buona alimentazione, ma soprattutto alla base della prevenzione, è quindi quella di controllare il consumo di sodio ed eliminare il sale in eccesso. Questo infatti agisce in maniera negativa sul nostro organismo innalzando i livelli di pressione arteriosa e indirettamente il rischio di eventi cardiovascolari come infarto miocardico, ictus cerebri e danno d’organo.

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Bibliografia scientifica: