Castagne e ipertensione

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Castagnata per contrastare l’ipertensione

Le castagne sono il frutto autunnale per eccellenza, contengono sostanze e principi nutritivi che costituiscono un autentico toccasana per il nostro organismo: zuccheri, grassi, proteine, vitamine e sali minerali, che ci aiutano a controllare la salute del nostro cuore e abbassare la pressione arteriosa in modo naturale.

Proprietà e benefici della castagna

La composizione della castagna è data per circa il 50% da acqua, mentre la rimanente metà è costituita da carboidrati, proteine, grassi e fibre. Contiene inoltre minerali tra cui potassio, utile per il lavoro muscolare; fosforo, importante per i tessuti nervosi; zolfo, funzionale all’irrobustimento delle ossa; magnesio, ottimo equilibratore dell’umore; e poi sodio, ferro, calcio zinco, rame e manganese.
Il suo buon valore energetico (100 g di castagne fresche apportano circa 160 Kcal) non è dovuto a un elevato contenuto di grassi che sono presenti in piccola quantità ma di carboidrati, in particolare amidi che costituiscono circa il 50% del prodotto secco. Molto elevato è il contenuto di potassio (più del 10% RDA, dose giornaliera raccomandata) e inoltre di altri sali minerali come magnesio, calcio, ferro e fosforo. Il potassio svolge un ruolo essenziale in varie funzioni vitali tra cui la conduzione nervosa e gli scambi attraverso le membrane delle cellule, favorendo un’efficiente contrazione muscolare e un normale ritmo cardiaco. L’importanza del potassio per il buon funzionamento degli apparati cardiovascolari e neuromuscolari rende le castagne un alimento indicato per chi pratica attività fisica. Altra caratteristica importante è il basso contenuto di un altro minerale, il sodio, che deve essere introdotto in piccole quantità poiché una sua eccessiva assunzione può determinare ritenzione idrica e ipertensione. Per la ricchezza in glucidi questi frutti hanno proprietà energetiche e sono perciò molto efficaci nelle debolezze fisiche e intellettuali, per chi è soggetto a stress o pratica sport, mentre sono sconsigliati per i diabetici.  Le castagne inoltre sono state rivalutate anche come possibile materia prima per la realizzazione di prodotti per l’infanzia poiché gli zuccheri rappresentano un alimento alternativo per i bambini allergici al latte di vacca o al lattosio.
Sono un alimento particolarmente adatto per chi pratica sport, visto che favoriscono il lavoro dei muscoli e stimolano la circolazione sanguigna. Sono inoltre indicate anche per coloro che devono affrontare una convalescenza e in caso di febbre e dolori reumatici. Possiedono infatti qualità antinfiammatorie; dalle foglie della pianta invece si possono ricavare dei decotti che fanno ottenere buoni risultati in caso di malattie da raffreddamento.
Tra le vitamine troviamo buoni quantitativi di acido fitico, pari a 50 mg/100g, si tratta di una sostanza che sembra possedere un effetto ipocolesterolemizzante. Si riscontrano inoltre quantitativi di acido pantotenico che entra nella composizione del coenzima A, molecola chiave nel metabolismo di protidi, lipidi e glucidi.
Nonostante sia considerato un piccolo tesoro per la nostra salute, la castagna rimane un frutto difficile da digerire a causa dell’alto contenuto di amido ed è sconsigliata per chi soffre di colite, aerofagia, diabete, obesità e patologie legate al fegato. Inoltre, durante la cottura una parte degli amidi si trasforma in zuccheri semplici: questo da un lato rende le castagne più dolci, dall’altro meno indicate per chi deve seguire una dieta ipoglicemica.

Castagne e ipertensione non sono un problema, approfittiamo della stagione!

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Bibliografia scientifica di seguito: