Attività fisica per mettere ko le malattie croniche

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L’Unione Europea e l’OMS stanno fortemente promuovendo politiche a sostegno dell’HEPA (Health Enhancing Physical Activity). La promozione dell’attività fisica a scopo salutare è indispensabile per contrastare la dilagante sedentarietà che si traduce in un incremento progressivo dell’obesità, del diabete e di altre patologie croniche non trasmissibili (malattie cardiovascolari e respiratorie croniche e tumori). La nostra nazione fa molto poco rispetto agli altri paesi europei nell’attività di promozione dell’attività fisica a scopo salutare ed ha il triste primato di essere tra i paesi europei con il più alto tasso di obesità e sovrappeso infantile. La 1st Diabesity Prevention Conference nasce con l’obiettivo di raccogliere in un documento il parere di esperti intersettoriali sulle possibili strategie di promozione dell’attività fisica a scopo salutare in Italia (HEPA). Questo documento vuole servire da stimolo per una riflessione sulle possibili soluzioni da attuare per arginare l’epidemia di obesità e diabete. Servono interventi urgenti per incidere sulla qualità della vita della popolazione italiana. Un punto di osservazione privilegiato sulla pratica sportiva in forma organizzata è quello del CONI. Nel 2012, gli italiani che dichiarano di condurre una vita sedentaria sono oltre 23 milioni e 32 mila, ovvero il 39,2 % della popolazione con una lieve riduzione rispetto al 39,8% registrato nel 2011. Secondo le ultime stime diffuse dall’Istat, sono invece 12 milioni 867 mila le persone di età superiore ai tre anni che dichiarano di praticare attività sportiva in modo continuativo, ovvero il 21,9%. Un altro 9,2% pratica sport saltuariamente (quasi 5 milioni e mezzo), mentre un folto gruppo (29,7%) pratica soltanto qualche attività fisica: si tratta di oltre 17 milioni e 156 mila italiani che nel proprio tempo libero fanno passeggiate di almeno 2 km, nuotano, vanno in bicicletta o svolgono altre forme di attività motoria. I dati territoriali mostrano una differente attitudine alla pratica sportiva tra le Regioni del Paese, che rispecchia anche una diversa disponibilità di strutture organizzate. Esiste un gradiente Nord Sud nella pratica sportiva regolare (Nord, 26,6%; Centro, 24,5%; Sud, 16,8%), inversamente proporzionale al tasso di obesità.
L’attività fisica diminuisce con l’avanzare dell’età, soprattutto dopo l’adolescenza viene sempre più trascurata, questo è uno degli errori più grandi che possono essere commessi, essendo l’attività fisica la prima arma di prevenzione di cui possiamo servirci.
L’attività fisica svolge azioni benefiche sul nostro corpo e sulla nostra mente, operando anche come arma contro molte patologie cardiovascolari e non solo. Il moto, infatti, migliora il metabolismo del glucosio, riduce il grasso corporeo e abbassa i livelli di pressione arteriosa. Queste sono le vie grazie alle quali mette in atto la sua forma di prevenzione che abbiamo più volte ribadito.

 

Bibliografia scientifica di seguito: