Abbassare la pressione arteriosa in modo naturale non è impossibile!
Camminare in montagna è un attività fisica molto completa e alla portata di tutti che fa bene alla salute, in particolare è in grado di abbassare la pressione arteriosa in modo naturale se effettuata in maniera adeguata.
Camminare è un movimento semplice e naturale, farlo in montagna, immersi nella natura, a stretto contatto con l’ambiente e lontano dai frastuoni e dal ritmo frenetico della città, aiuta ad amplificarne il beneficio.
Per cominciare a camminare in montagna il consiglio è di iniziare molto gradualmente sia per quanto riguarda il dislivello percorso che per quanto riguarda lo sviluppo e la lunghezza delle camminate in modo da dare tempo al corpo di adattarsi al nuovo tipo di sforzo. Durante la camminata tenete sempre sotto controllo la respirazione e adeguate il passo al tipo di terreno che incontrerete. Se siete ipertesi prestate maggiore attenzione e se è la prima volta che andate a fare attività fisica in montagna chiedete consiglio al vostro medico di fiducia. Usate sempre i bastoncini e tenete alta l’attenzione su cosa state facendo perché, soprattutto in discesa, se si è stanchi è facile appoggiare male i piedi e rischiare slogature alle caviglie e pericolose perdite di equilibrio.
Camminare sulla neve: le ciaspolate
Per camminare sulla neve vengono spesso utilizzate le ciaspole. Passeggiare con le ciaspole ai piedi, anche senza un obiettivo prefissato, permette di godere appieno del paesaggio circostante e di provare una sensazione di benessere dovuta alla produzione di endorfine che queste passeggiate favoriscono. Camminare sulla neve può essere faticoso ma permette di tonificare tutti i muscoli delle gambe e dei glutei in maniera uniforme. Le ciaspolate sono utili anche per rinforzare gli addominali, le spalle e le braccia che lavorano con le racchette per accompagnarsi nella camminata. Anche in questo caso si ottengono ottimi benefici al sistema cardiovascolare, utili per abbassare la pressione arteriosa in modo naturale.
La ciaspolata è un’attività adatta a tutti senza particolari controindicazioni. Meglio prendere qualche lezione se non si è mai praticato questa attività. Durante le ciaspolate è importante portare sempre con sé l’Artva o Arva(uno strumento da tenere sopra la maglietta intima che serve per essere localizzati in caso di valanga), una pala e una sonda.
Vi raccomandiamo di prestare attenzione alle zone in cui effettuate le ciaspolate e di informarvi sempre sull’allerta valanghe.
L’attività fisica del camminare in generale migliora l’efficienza dell’apparato cardiovascolare
Andare a camminare con una certa continuità aiuta a prevenire alcune malattie cardiovascolari, quali l’ictus e l’infarto. Fare attività fisica in modo costante ci aiuta a controllare e abbassare la pressione arteriosa in modo naturale. Tenendo sotto controllo la respirazione, lungo i tratti di salita ci si accorgerà di fare meno fatica e la meta non sembrerà poi così lontana. Gradualmente, con il tempo e con l’allenamento, migliorerà sensibilmente anche la nostra soglia aerobica e la fatica si farà sentire sempre di meno. Fare attività fisica in montagna stimola il corpo a produrre più globuli rossi, un meccanismo causato dalla carenza di ossigeno. I globuli rossi compensano questa carenza cedendo più ossigeno ai muscoli che lavorano meglio. L’effetto positivo si protrae fino a dieci giorni dopo il soggiorno in alta quota.
Vi ricordiamo che per verificare che lo sforzo da voi svolto non sia eccessivo dovete sempre essere in grado di poter parlare. Se l’attività verrà fatta in gruppo prestate attenzione al vostro ritmo e non fate sì che venga aumentato per poter seguire persone più veloci.
Ipertesi prestate attenzione all’altitudine
L’iperteso può frequentare la montagna fino a 3000 metri solo se in terapia ed in uno buon stato di compenso. Salendo in quota anche la terapia antipertensiva può subire variazioni, dal momento che la risposta dell’organismo allo stress della quota, allo stress fisico e al freddo portano ad un incremento della pressione arteriosa.
È bene limitare l’attività fisica nei primi giorni di soggiorno in montagna ed evitare gli sforzi nelle due ore seguenti i pasti o in condizioni climatiche non buone, ovvero con troppo freddo o troppo caldo. Occorre adottare un corretto stile di vita ed un’alimentazione sana quali idonee forme di prevenzione, controllando il peso corporeo, evitando il fumo e l’eccesso di alcolici. Ipertesi però prestate molta attenzione e chiedete sempre consiglio al vostro medico prima di fare nuove esperienze.
Alle persone con ipertensione lieve-moderata, anche se non c’è una controindicazione assoluta ai 3000 metri, è consigliato essere molto cauti nel raggiungere alte quote o comunque è sconsigliabile che proseguano all’avvertenza dei primi sintomi.
Camminare in montagna che sia con o senza neve fa bene al corpo e allo spirito.
Bibliografia scientifica di seguito:
- Effects of cold air inhalation on body temperature, respiratory and cerebrovascular responses during exercise in the heat Extrem Physiol Med. 2015; 4(Suppl 1): A128. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4580877/
- Effects of Cold Air on Cardiovascular Disease Risk Factors in RatInt J Environ Res Public Health. 2012 Jul; 9(7): 2312–2325. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3407904/