Per la Società italiana di igiene bisognerebbe agire in sinergia, anche il singolo cittadino può intraprendere azioni per difendersi dai rischi sanitari dell’inquinamento atmosferico, soprattutto quello che si verifica a breve termine che può avere ricadute sull’apparato respiratorio e sul sistema cardiovascolare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che un decesso su otto possa essere legato all’inquinamento atmosferico e si pensa che nel 2050 proprio polveri sottili e inquinanti atmosferici saranno la prima causa ambientale di mortalità. È per questo che i cardiologi di tutto il mondo stanno studiando il legame fra l’esposizione ai particolati presenti nell’atmosfera e le diverse patologie che colpiscono il sistema cardiocircolatorio.
Ecco dei piccoli comportamenti che potrebbero aiutare a ridurre i rischi causati dall’inquinamento atmosferico:
1 – Attenzione a dove si svolge attività fisica
Le lunghe esposizioni all’aria aperta nelle aree inquinate sono pericolose per la salute. Le attività fisiche e sportive in questi casi moltiplicano il pericolo perché aumentano anche di 10-20 volte il ritmo respiratorio. Per questo motivo consigliamo di effettuare le sessioni sportive in luoghi meno inquinati o al chiuso.
2 – Bambini sono più a rischio
Nei passeggini in città, a 30-50 cm dal suolo, c’è la più alta concentrazione di inquinanti. Evitare quindi lunghe passeggiate con i bambini nelle aree a maggior traffico. Meglio i parchi e, per chi se lo può permettere, qualche giorno al mare o in montagna.
3 – Anziani e donne in gravidanza più a rischio
Secondo gli esperti oltre ai bambini le precauzioni individuali devono essere applicate con il massimo rigore anche agli anziani, alle donne in gravidanza, a coloro che manifestano affezioni respiratorie e cardiache (quindi anche a ci soffre di ipertensione arteriosa o ha avuto infarti, ictus) e in generale ai malati cronici. Per questi ultimi il consiglio è, se possibile, di evitare le aree inquinate.
4 – Fumo e inquinamento miscela esplosiva
Come abbiamo più volte spiegato il primo nemico delle malattie cardiovascolari è il fumo, che innalza anche i livelli di pressione arteriosa. Le sigarette peggiorano la situazione per chi le fuma e anche per chi le circonda. Ci sono studi che legano i danni dell’inquinamento atmosferico alla sinergia con il fumo di sigaretta.
5 – Nell’abitacolo dei veicoli ricircolo dell’aria
Azionare gli appositi impianti di ricircolo dell’aria (quasi tutti i veicoli ne sono provvisti) durante la circolazione in aree urbane inquinate, specie quando si è in coda o in gallerie, per il tempo strettamente necessario e in questi casi bisogna assolutamente evitare di fumare in auto.
Ecco delle piccole accortezze che possiamo osservare per cercare di ridurre l’esposizione all’inquinamento atmosferico. È importante che ciò avvenga visto che in Italia si registra un elevato numero di morti premature dovute all’inquinamento e alle polveri sottili, soprattutto nelle grandi città.
Bibliografia scientifica di seguito:
- PLoS One. 2015 Dec 2;10(12):e0137832. doi: 10.1371/journal.pone.0137832. eCollection 2015. Environmental Predictors of US County Mortality Patterns on a National Basis. http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0137832
- Air Pollution, Cardiovascular Outcomes, and Social Disadvantage: The Multi-ethnic Study of Atherosclerosis. Epidemiology. 2016 Jan;27(1):42-50. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26618771