Non solo sport per allenare il cuore

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Allenare il cuore per ridurre il rischio cardiaco

Tra i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari oltre al fumo, l’ipercolesterolemia e l’ipertensione arteriosa è stata recentemente inserita la sedentarietà o mancata attività fisica. Questo perché si ritiene che l’attività fisica svolta da soggetti sedentari per una durata di 30 minuti quotidiani, riduce i rischi di cancro dell’intestino e del colon, di osteoporosi, ipertensione arteriosa, depressione, ansietà e stress. Allenare il cuore e tutto il corpo ha quindi effetti positivi non solo sulla pressione arteriosa, ma riduce anche la possibilità di soffrire di altre patologie.
È inoltre doveroso precisare che, quando si parla di attività fisica, non ci si riferisce esclusivamente agli esercizi aerobici come il jogging il ciclismo, il nuoto, ma anche ad altre attività che si effettuano quotidianamente quali salire le scale, camminare per la città o praticare hobby come il giardinaggio. È da considerare ugualmente importante l’allenamento di sport di resistenza e gli esercizi con i pesi (vedi l’articolo sull’esercizio isometrico per ridurre la pressione) perché aumentando la forza contribuiscono a bruciare il grasso corporeo ed aiutano a diminuire la quantità di colesterolo nel sangue.

Allenare il cuore e fare esercizio fisico procura benefici che si possono così sintetizzare:

  • diminuzione della pressione arteriosa media;
  • diminuzione del colesterolo totale ed LDL (colesterolo cattivo);
  • diminuzione dei rischi di lesioni ortopediche;
  • diminuzione del grasso corporeo;
  • miglioramento dell’efficienza di cuore e polmoni;
  • controllo e prevenzione dello sviluppo didiabete;
  • aumento del colesterolo buono (HDL) ;
  • aumento dei livelli energetici;
  • aumento della tolleranza allo stress ed alla depressione.

Le conseguenze che l’attività fisica apporta all’apparato cardiovascolare sono difficilmente schematizzabili perché ciascuno sport procura un impegno cardiaco diverso. Attività invece, come alpinismo, sport subacquei, sport motoristici etc. hanno un rischio intrinseco riconducibile all’ambiente sfavorevole in cui vengono svolti.
Si può quindi concludere che il rischio cardiovascolare aumenta per i soggetti che praticano sport di contatto nei quali possono verificarsi traumi contusivi toracici o violenti stimolazioni cardiache come i traumi cranici, in grado di facilitare fenomeni aritmici di tipo ipocinetico.

Tutti pronti per allenare il cuore ed abbassare la pressione arteriosa in modo naturale? E’ sufficiente modificare alcune abitudini giornaliere per fare la differenza.

 

Di seguito la bibliografia scientifica: